Un Codice unico per l’accertamento dei tributi, la revisione delle sanzioni amministrative e la riforma del processo tributario. A proporlo è il Cnel che, ad oltre 40 anni dalla riforma del diritto tributario del 1971, ha presentato a governo e Parlamento una proposta di legge per la razionalizzazione di quello che appare ”un complesso variegato e disomogeneo di disposizioni sparse in molteplici testi normativi”.
Il Cnel critica soprattutto ”la frammentariera”’ che ”ostacola fortemente (e a volte irrimediabilmente) l’elaborazione di principi unitari, l’individuazione di soluzioni per i casi non espressamente disciplinati, la comprensione delle norme e, piu’ in generale, la certezza del diritto”. Secondo il consiglio ”ne risultano pregiudicati tanto gli interessi del contribuente che dell’amministrazione finanziaria.