E’ ancora troppo presto dire se la Slovenia potra’ essere il prossimo Paese dell’eurozona a dover chiedere aiuti internazionali per salvare il sistema bancario, anche se voci a questo proposito girano gia’ da un anno, da quando e’ diventato chiaro che i maggiori istituti finanziari potrebbero non reggere da soli la stretta creditizia. In un recente rapporto della Commissione nazionale per la lotta alla corruzione in Slovenia, si sostiene che ”le maggiori banche slovene hanno elargito nello scorso decennio enormi somme di crediti, ora ritenuti “tossici”, che ammonterebbero a un quinto del Pil nazionale della Slovenia. Le direzioni delle banche avrebbero in molti casi preso decisioni ”in base a rapporti politici e personali, in un’atmosfera di corruzione politica strutturale”.