I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato beni immobili e disponibilità finanziarie del valore complessivo di oltre 46 milioni di euro ai vertici del gruppo Bulgari. Per tutti l’accusa è di dichiarazione fraudolenta per aver sottratto al fisco italiano, dal 2006 in avanti, circa tre miliardi di euro di ricavi, attraverso l’interposizione di società con sede in Olanda e Irlanda, create al solo scopo di sfuggire all’imposizione fiscale in Italia.
Le indagini – informa un comunicato – sono scaturite da una serie di verifiche fiscali del Nucleo Polizia Tributaria di Roma ed hanno portato alla luce una vera e propria ”escape strategy”, così definita dagli stessi dirigenti del gruppo in un documento di nove fogli rinvenuto dalle Fiamme Gialle, per fuggire dal sistema di imposizione italiano e, in particolare, dalla più stringente normativa introdotta, a partire dal 1 gennaio 2006, con riferimento alla tassazione dei dividendi provenienti da Paesi a fiscalità privilegiata.
Tra i beni colpiti da sequestro figurano, oltre a rapporti bancari, assicurazioni sulla vita e partecipazioni societarie, anche numerosi immobili, tra cui uno sito in via dei Condotti, nel centro di Roma.