Dichiarazione precompilata per 30 milioni di cittadini
Il Dlgs semplificazioni era sicuramente il provvedimento più atteso. Costretto a un doppio passaggio parlamentare che ne ha ritardato il varo, il decreto concretizza quella che il governo considera una rivoluzione nel rapporto tra fisco e cittadini: il 730 precompilato, che per quasi 30 milioni di italiani, dipendenti e pensionati, dovrebbe andare in porto già dal 2015. Con una serie di paletti e di distinguo: secondo le stime dell’agenzia delle Entrate il debutto delle nuove dichiarazioni avrà bisogno di un rodaggio di almeno due anni per essere completo di tutti i dati. L’anno prossimo, in sostanza, il 72% dei modelli sarà da integrare con altri dati, nel 2016 il 45,2 per cento. La colpa è della mancanza dei dati sulle spese sanitarie detraibili, che Asl e farmacie saranno tenute a comunicare alle Entrate soltanto dal 2016 grazie alla tessera sanitaria. Non è un caso che i professionisti del fisco, commercialisti in testa, temano di dover pagare di tasca propria i costi dell’annunciata semplificazione.
Fonte: IlSole24Ore.it