Le opportunità di ottenere o conservare un impiego per i giovani si sono significativamente ridotte. Tra il 2008 e il 2012, rileva l’Istat nel rapporto annuale, gli occupati 15-29 enni sono diminuiti di 727 mila unità (di cui 132 mila unità in meno nell’ultimo anno) e il tasso di occupazione dei 15-29enni è sceso di circa 7 punti percentuali (-1,2 punti nell’ultimo anno) raggiungendo il 32,5%.
Nello stesso periodo, il tasso di occupazione dei 30-49enni si è ridotto di 3,1 punti percentuali (-0,8 punti percentuali nel 2012) mentre è aumentato tra i 50-64enni, soprattutto per le donne (+4,0 punti percentuali in media, +5,6 se donne; nel 2012 rispettivamente +1,7 e +2,4 punti percentuali).
Nel 2012 il tasso di occupazione è così pari al 72,7% per i 30-49enni, e al 51,3% per i 50-64enni. Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 29 anni tra il 2011 e il 2012 è aumentato di quasi 5 punti percentuali, dal 20,5 al 25,2% (dal 31,4 al 37,3% nel Mezzogiorno); dal 2008 l’incremento è di dieci punti.