Per risanare i bilanci i Paesi ad alto debito devono scegliere la strada dei tagli di spesa accompagnati a tasse piu’ basse, rilanciando la crescita attraverso le riforme per la competitività. La Bce, dal canto suo, è pronta a fare la sua parte, con un possibile nuovo taglio dei tassi dopo quello di appena una settimana fa.
Mario Draghi, presidente dell’Eurotower, è a Roma per ricevere la laurea honoris causa in Scienze politiche dalla Luiss. E approfitta della trasferta in casa per ribadire ai mercati la posizione della Bce dopo il taglio dei tassi allo 0,50% della scorsa settimana: ”siamo pronti ad agire ulteriormente”, sia sul tasso principale che sul tasso sui depositi bancari che potrebbe cosi’ scendere per la prima volta sotto zero, con l’intento di spingere le banche a prestare anziche’ parcheggiare liquidita’. Una breve parentesi ‘operativa’ di politica monetaria, pronunciata a braccio e che ha immediatamente fatto scendere l’euro sotto gli 1,31 dollari, mentre nel testo scritto del suo intervento Draghi torna a ribattere sul tasto della crescita, a suo dire nient’affatto incompatibile con il risanamento del bilancio.