La crisi di Deutsche Bank torna a pesare sul settore finanziario europeo e sui listini del Vecchio Continente. Il pesante sell-off che sta penalizzando la banca è iniziato ieri sera a Wall Street dopo la diffusione di un documento interno che mostra l’uscita di dieci hedge fund dall’istituto a causa delle preoccupazioni per le sue condizioni finanziarie. Preoccupazioni che si sono immediatamente allargate a tutto il settore bancario europeo, tornando ad alimentare i dubbi sulla solidità del sistema creditizio del Vecchio Continente, e riducono la propensione al rischio degli investitori. L’ultima giornata del trimestre delle Borse è dunque all’insegna delle vendite, che colpiscono il settore finanziario in primis ma si allargano anche a tutti gli altri comparti. Il titolo Deutsche Bank ha aperto in calo del 7% seguendo l’andamento di Wall Street della vigilia, ma è poi ancora peggiorato fino a toccare il minimo storico sotto il livello dei 10 euro e zavorrando il listino tedesco. In calo tutte le altre piazze finanziarie europee. Non fa eccezione il FTSE MIB che, anzi, segna una delle performance peggiori. Anche a Piazza Affari colpiti bancari, gli assicurativi e il risparmio gestito, con i titoli in calo tra il 3% e il 5%. Poco dopo l’avvio il Banco Popolare è anche stato fermato in asta di volatilità con un -4,98%, molto pesante Unicredit.
Fonte: Il Sole 24 Ore