Giro di vite sulla dichiarazione infedele. Il sequestro dei beni del presunto evasore in misura pari all’imposta evasa scatta sulla base della contabilità in nero e senza detrazione dei costi sostenuti per accrescere il reddito dell’impresa o del contribuente. È lui, infatti, a essere tenuto a documentare le spese. Sono queste le conclusioni raggiunte dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n.37094 del 15/09/2015, ha confermato il sequestro di oltre 53 mila euro, pari alla somma evasa mediante dichiarazione infedele.
Fonte: ItaliaOggi