Nel tentativo di assicurarsi il pacchetto di salvataggio triennale concordato di recente con l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale a Bruxelles, il Parlamento greco ha approvato l’ultima ondata di misure di austerità, presentate recentemente dal governo, tra cui un certo numero di significativi aumenti delle imposte.
Approvato con 172 voti contro 121, il disegno di legge prevede alcune misure chiave, tra cui l’aumento dell’Iva al 23% e delle imposte su carburante, alcolici e il tabacco del 10%.
La normativa prevede un’imposta straordinaria sui profitti aziendali del 2010, a partire da un tasso del 4 %, sui profitti fino a 300 mila euro, fino a un’aliquota del 10% sui profitti di oltre 5 milioni.
Altre iniziative contenute nel disegno di legge comprendono piani di congelamento dei salari pubblici fino al 2014, l’innalzamento dell’età media di pensionamento di due anni ma anche il taglio dei salari del settore pubblico e delle pensioni .
Nonostante il preannuncio di un’ondata di proteste delle categorie toccate dai provvedimenti del governo, il ministro delle Finanze greco George Papaconstantinou ha avvertito che le misure di austerità sono inevitabili per evitare il fallimento della Grecia.
Le misure hanno l’obiettivo di ridurre drasticamente il deficit pubblico del paese dal 13,6 % attuale al di sotto del 3% del Pil entro il 2014, attraverso la realizzazione di tagli di bilancio di circa 30 miliardi di euro nel corso dei prossimi tre anni.