A partire dal 2012, per accedere sul sito INPS e conseguentemente operare telematicamente, è necessario un PIN personale che consente l’accesso alla propria area personale. Ma per accedere al sito INPS non si utilizza solamente tale sistema, bensì anche le ulteriori modalità previste dal Codice dell’amministrazione digitale (D.Lgs. n. 82/2005), ossia CNS (Carta Nazionale Dei Servizi), CIE (Carta d’Identità Elettronica), e lo SPID, acronimo di “Sistema Pubblico di Identità Digitale”. A partire dal 2016 quindi, una modalità alternativa d’accesso al sito INPS è lo SPID, che permette la rilevazione del titolare di quelle credenziali in maniera univoca e certificata.
I vantaggi di tale strumento sono notevoli: con lo SPID è possibile accedere, gratuitamente e con uniche credenziali, non solo al sito INPS ma a tutti i siti della Pubblica Amministrazione (anche a livello europeo), garantendo al contempo specifici livelli di autenticazione che permettono di rendere più affidabile il riconoscimento dell’utente.
A partire dal 1° ottobre 2020 non sarà più possibile richiedere il PIN INPS per poter accedere sul sito dell’Istituto Previdenziale, con il conseguente passaggio a SPID per tutti i soggetti che desiderano accedere all’area personale del sito.
Ma il passaggio da PIN a SPID sarà graduale. Infatti dal 1° ottobre comincerà una fase transitoria che permetterà di passare gradualmente a SPID. Non verranno più rilasciati nuovi PIN, ma chi è in possesso di un PIN potrà continuare ad accedere alla piattaforma con questa modalità. In base all’andamento della fase transitoria, l’Istituto fisserà la data di cessazione definitiva di validità dei PIN rilasciati dall’Inps.
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