Mercati globali minacciati dai paradisi fiscali UE

Mercati globali minacciati dai paradisi fiscali UEI Paesi Bassi e l’Irlanda sono nuovamente al centro dell’attenzione per il loro ruolo di paradisi fiscali europei. Entrambe le giurisdizioni attraggono e sedi legali di società che in realtà hanno scarsa presenza sul territorio nazionale. Il loro modello economico attira enormi capitali esteri, tassandoli poco o nulla in percentuale. Queste piccole percentuali generano comunque notevoli introiti quando applicate a imponibili molto elevati. Il resto del ricavato viene dai servizi legali e finanziari offerti localmente alle società internazionali.
Questi regimi fiscali hanno reso i Paesi Basi e l’Irlanda veicoli di “capitale fantasma”, ovvero capitale che ha come destinazione questo paese solo nominalmente. Gli Stati Uniti investono ufficialmente 449 miliardi di dollari in obbligazioni e azioni emesse da compagnie irlandesi e 518 miliardi in quelle olandesi ma in realtà queste compagnie non sono altro che scatole vuote.
Il capitale investito in obbligazioni emesse da società olandesi finisce in destinazioni completamente diverse, solo la metà rimane nei Paesi Bassi il restante gira fra l’Eurozona e il resto del mondo. La situazione irlandese è simile, ma il capitale resta principalmente negli Stati Uniti.

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