L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo è caduto oggi sotto la soglia dei 19mila punti, chiudendo in ribasso dell’1,22 % a quota 18.914,58punti. Il mercato azionario giapponese ha preso spunto da un apprezzamento dello yen sotto la soglia di un cambio a 113 nei confronti del dollaro per fare una decisa marcia indietro. Dopo che la Banca del Giappone ha segnalato che un “tapering” non è in vista e la Federal Reserve non ha dato indicazioni su un imminente nuovo rialzo dei tassi, il dollaro è andato sotto pressione, anche a causa dell’”interventismo verbale” della nuova Amministrazione Usa o contro yen, yuan ed euro. Sullo sfondo, restano infatti le accuse di manipolazioni valutarie rivolte da Donald Trump al Giappone, a poco più di una settimana dal vertice bilaterale che si terrà a Washington il 10 febbraio. Il premier Shinzo Abe oggi ha dichiarato che cercherà di tenere la questione valutaria fuori dall’agenda dei colloqui, ma pare difficile che ci riesca. Lo yen si è apprezzato anche nei confronti dell’euro, fino a quota 121, 55. Il governo giapponese ha intanto migliorato oggi la sua valutazione sulla fiducia dei consumatori, sostenendo che a gennaio si sono manifestati segni di ripresa.
Fonte: Il Sole 24 Ore