Le nuove misure della Spagna per la lotta all’evasione

Le nuove misure della Spagna per la lotta all’evasioneLo scorso 13 ottobre il Governo spagnolo ha approvato un disegno di legge per la prevenzione e il contrasto delle frodi fiscali. La proposta, che dovrà passare al vaglio del Parlamento, interviene su diversi fronti, dal limite all’uso del contante nelle operazioni commerciali alla promozione della compliance, da una maggiore trasparenza di informazioni sulle criptovalute a una ridefinizione in senso estensivo del concetto di giurisdizione cooperativa ai fini fiscali. Un pacchetto che nel complesso si stima possa portare alle casse erariali 828 milioni di euro in più all’anno e che aggiunge un nuovo tassello alle novità fiscali, questa volta già definitive con l’approvazione finale del Senato arrivato lo scorso 7 ottobre, della nuova Imposta sui servizi digitali e dell’imposta delle transazioni finanziarie, da cui ci si aspetta un maggior gettito rispettivamente di 968 milioni e 850 milioni di euro annui. Risorse quanto mai preziose, in vista di una legge di Bilancio, presentata ieri, da 239,76 miliardi di euro, che prevede al suo interno anche cambiamenti fiscali sul fronte delle basi imponibili e delle aliquote di diverse imposte.
Le principali misure del “Progetto di legge sulla prevenzione e la lotta alla frode fiscale”
Il disegno di legge sulla lotta all’evasione interviene in più campi. Tra le misure principali, viene proposto all’abbassamento del limite all’uso del contante da 2.500 a 1.000 euro nei rapporti commerciali, anche se il tetto si mantiene sui 2.500 euro nei rapporti tra privati. Abbattimento anche per il maggiore limite di 15mila euro previsto per i soggetti privati con domicilio fiscale all’estero, che passerebbe a 10mila euro. Altro capitolo è la proposta di ridurre da un milione di euro a 600mila euro la soglia minima di debito per l’inserimento nella lista pubblica dei debitori della Tesoreria Pubblica, l’elenco dei soggetti che detengono i maggiori debiti con il Fisco che dal 2015 viene periodicamente pubblicato a scopo deterrente sul sito dell’Agenzia delle entrate spagnola.
Il ddl propone inoltre di estendere in capo ai contribuenti spagnoli il già esistente obbligo di rendicontazione dei beni situati all’estero anche al possesso in patria o all’estero di criptovalute e di introdurre una comunicazione obbligatoria per le operazioni di acquisizione, trasmissione, scambio, trasferimento, incasso e pagamento con moneta virtuale.
Dai paradisi fiscali alla compliance
Si amplia, inoltre, la definizione di “giurisdizione fiscale non cooperativa”, sotto il cui cappello – in linea con le indicazioni internazionali – si individuano sia i regimi preferenziali dannosi sia in generale i Paesi che facilitano l’esistenza di società extraterritoriali senza una reale attività economica, che non garantiscono trasparenza e scambi di informazioni sui beneficiari effettivi o dove la tassazione è particolarmente esigua o nulla. Sul fronte operativo della lotta all’evasione, vengono annunciate norme più stringenti sull’uso dei software di contabilità, con l’introduzione del divieto di commercializzazione di sistemi informatici che consentono potenzialmente una manipolazione dei dati e di certificazioni che garantiscano l’inalterabilità delle registrazioni contabili. Infine, il progetto di legge intende incentivare la compliance intervenendo sulle riduzioni applicabili in caso di adempimento spontaneo.
Verso la legge di Bilancio 2021
Intanto ieri il governo spagnolo ha presentato il progetto della nuova legge di Bilancio per il 2021. Una manovra da 239,76 miliardi di euro che conterrà, se verrà approvata, molte novità fiscali volte ad accrescere le entrate e a orientare la leva fiscale verso gli obiettivi di un’economia più verde e di un sistema tributario al passo con l’economia digitale.

Fonte: fisco oggi

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