Noie per i clienti dei professionisti

Grattacapi in arrivo per i clienti di professionisti, commercianti e artigiani raggiunti in queste settimane dai questionari sui rapporti e sui contratti stipulati. I diversi comandi territoriali della Guardia di finanza hanno inviato alcuni formulari standard ai clienti che hanno acquistato beni o servizi per accertare le ipotesi di evasione di base imponibile e di Iva su cui ci sono chiari indizi di irregolarità.

Si parla in alcuni casi di gravi anomalie derivanti da discrepanze fra dati bancari e altri dati acquisiti. Alcuni clienti sono financo chiamati a recarsi nelle sedi territoriali e invitati a rendere dichiarazioni veritiere.

Due le alternative: dichiarare l’importo fedele  delle prestazioni fatturate senza incorrere in ulteriori fastidi; oppure attenersi ai dati fin lì dichiarati inerenti la transazione con l’imprenditore o il professionista, ma non scampando ad altri grattacapi.

Se la Finanza dimostra che le dichiarazioni non corrispondono alla realtà, scatta in automatico una sanzione che può arrivare fino a 2066 euro ma si può arrivare fino all’imputazione penale per favoreggiamento personale.

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