L’anno prossimo porterà buone notizie pensionistiche soprattutto a poco meno di 40mila persone che incassano un assegno previdenziale di almeno 91.344 euro lordi all’anno: non verrà più applicato, infatti, il contributo di solidarietà, introdotto a fine 2013 e valido per un triennio. Per molti altri pensionati e pensionandi, invece, con l’attuale quadro normativo e in attesa del pacchetto previdenziale della legge di Stabilità, il 2017 confermerà requisiti e parametri già utilizzati quest’anno. Per di più, gioca a sfavore il contesto economico ancora stagnante. Sul fronte del diritto all’assegno, non cambierà l’età minima necessaria per poter smettere di lavorare. L’adeguamento di questo parametro alla variazione dell’aspettativa di vita, ma anche alle regole che prevedono l’equiparazione tra uomini e donne, nel passaggio tra 2016 e 2017 non determinerà scatti. Il prossimo scalino, per le donne del settore privato, dipendenti o autonome, ci sarà nel 2018.
Fonte: Il Sole 24 Ore