L’anno scorso sono stati almeno 8mila e non era mai successo: un piccolo esercito di persone che ha deciso di appendere la toga al chiodo e di dire addio alla professione di avvocato, cancellando il proprio nome dagli elenchi dell’ordine. Tutti, o quasi, si sono mossi per lo stesso motivo: l’impossibilità di pagare i contributi minimi richiesti dalla Cassa Forense (il fondo pensionistico della categoria) a partire dal 2015. Più o meno si tratta di 850 euro l’anno, 70 euro al mese. Non una cifra proibitiva, ma per molti comunque troppo alta, visto che si andava ad aggiungere a tutte le altre spese legate all’esercizio della professione.
Fonte: IlGiornale