Si chiama split payment e può avere effetti dirompenti per le imprese che lavorano con la pubblica amministrazione. In pratica alle imprese fornitrici della Pa verrà pagato il corrispettivo senza l’Iva con tutti i ritardi che ciò comporta. Per esempio: un’impresa che fornisce pane a una mensa scolastica, dopo aver pagato l’Iva sulla farina che acquista, non incassa più quella sul pane che vende alla mensa. E la scuola versa l’Iva direttamente allo Stato.
Ma cosa succede all’impresa con l’Iva che ha versato per comprare la farina? Per riaverla, dovrà aspettare fino a 15 mesi. L’Osservatorio sulla tassazione delle piccole imprese della Cna ha calcolato che le imprese fornitrici della Pa non incasseranno più dalla pubblica amministrazione circa 18 miliardi di Iva l’anno ma continueranno a pagarne circa 15 miliardi ai fornitori. Non sarà colpa della fatturazione elettronica ma potrebbe diventarne una micidiale conseguenza.
Fonte: Corriere.it