Balzo dell’inflazione a gennaio, che secondo l’Istat sale, rispetto al mese precedente, dello 0,2% e, rispetto a gennaio 2016, dello 0,9%. Se il dato congiunturale prosegue di fatto la ripresa dei prezzi registrata già a fine anno, è invece particolarmente significativo il dato tendenziale, perché una crescita dello 0,9% è il tasso di inflazione più alto registrato da oltre tre anni, cioè da settembre del 2013, quando si registrò un dato analogo. A spingere la rimonta dell’inflazione, si legge nella nota dell’Istat, sono soprattutto carburanti e alimentari freschi. L’aumento di gennaio 2017 è infatti da attribuire soprattutto alle componenti merceologiche i cui prezzi presentano maggiore volatilità. Si tratta in particolare della netta accelerazione della crescita tendenziale dei beni energetici non regolamentati (+9,0%, da +2,4% del mese precedente) e degli alimentari non lavorati (+5,3%, era +1,8% a dicembre), cui si aggiunge il ridimensionamento della flessione dei prezzi degli energetici regolamentati (-3,0%, da -5,8%).
Fonte: Il Sole 24 Ore