Apertura sottotono per le Borse europee frenate anche da un petrolio in nuovo calo (ben sotto i 50 dollari al barile a New York) in attesa delle scorte di greggio Usa e nel timore che le divisioni tra i Paesi esportatori riducano le chance di implementare l’accordo di settembre sul taglio alle quote produttive. Migliorata la fiducia dei consumatori francesi, in calo invece a ottobre quella tedesca. Parigi e Francoforte cedono lo 0,4% circa, Madrid in equilibrio mentre Milano oscilla intorno alla parità nel FTSE MIB nonostante i pesanti cali di Banca Mps e Saipem. L’istituto senese torna a correggere nettamente all’indomani del piano industriale e della trimestrale avviando le contrattazioni a -11,4%: il titolo è subito stato sospeso in asta di volatilità. Ko per Saipem dopo la perdita per 1,9 miliardi di euro nei nove mesi 2016 dovuta a svalutazioni per oltre 2 miliardi e la diffusione dei nuovi target sul 2017. L’andamento del greggio penalizza nel settore anche Tenaris ed Eni.
Fonte: Il Sole 24 Ore