Seduta all’insegna della debolezza per le Borse europee, sulla scia di Wall Street che ieri ha archiviato la giornata peggiore dell’anno e di Tokyo, che ha chiuso in calo di oltre il 2% sul rafforzamento dello yen e di un nuovo test missilistico nordcoreano. Negli Usa a pesare è l’umore meno ottimista sulle politiche di Trump, dopo i primi sintomi di scontri con il Congresso sull’approvazione della riforma dell’Obamacare, mettendo in discussione la possibilità che le promesse elettorali del neo presidente possano essere realizzate in tempi rapidi. Il calo è concentrato soprattutto sul comparto finanziario, limitano le perdite solo le utilities. Intanto, l’Fbi ha confermato le indagini sui contatti tra il neopresidente e la Russia. Indici tutti in rosso nel Vecchio Continente, con le vendite che colpiscono in particolar modo le banche e i titoli delle materie prime. Da segnalare a Parigi il crollo di Gemalto (oltre il 21%), specialista nei sistemi di pagamento e della sicurezza digitale, che ha lanciato un profit warning sulle stime di utile operativo 2017 a causa del rallentamento delle vendite di smart card negli Stati Uniti. In rosso anche Piazza Affari con il FTSE MIB in flessione zavorrato dal calo dei bancari, i più venduti come nel resto del Vecchio Continente: pesanti Banco Bpm, Unicredit, Banca Pop Er, Mediobanca, Ubi Banca.
Fonte: Il Sole 24 Ore