L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in pesante calo dell’1,69% a 19.041, 34 punti. Il mercato azionario giapponese si è indirizzato in netto ribasso fin dall’inizio delle contrattazioni, sulla scia del ripiegamento di Wall Street e di un rafforzamento dello yen. Le ultime misure dell’Amministrazione Usa in tema di immigrazione hanno generato incertezze e ridotto la propensione al rischio degli investitori, provocando un apprezzamento della divisa nipponica nella fascia di un cambio tra 113 e 114 nei confronti del dollaro. Penalizzati, oggi in particolare, i titoli delle società esportatrici e del comparto finanziario. Alcune aziende risentono di fattori specifici, come NEC che ha registrato un crollo di oltre il 17% dopo aver tagliato le previsioni sugli utili netti di fine esercizio del 60% a 20 miliardi di yen. Ampie vendite (-2,1%) su Sony dopo che il gruppo ha annunciato ieri una svalutazione da un miliardo di dollari sulle attività cinematografiche. La Banca del Giappone ha intanto confermato – con una maggioranza di 7 membri del board a 2 – la politica monetaria ultraespansiva in corso, ma ha rivisto al rialzo le sue stime sull’andamento dell’economia giapponese e ridimensionato le previsioni sull’inflazione nel corrente anno fiscale. Ha poi esteso di un anno tre programmi minori di facilitazioni creditizie e assicurato che seguirà con estrema attenzione gli sviluppi economici negli Usa e il loro impatto sui mercati.
Fonte: Il Sole 24 Ore