Apertura di settimana in netta flessione per le Borse europee e con vendite consistenti sui governativi che stanno spingendo in alto i rendimenti . Operatori e analisti guardano alle evoluzioni della politica statunitense. I listini europei sono in attesa della pubblicazione dei dati di dicembre sull’inflazione tedesca che anticipa di un giorno la rilevazione ufficiale Eurostat sull’andamento dei prezzi al consumo dell’Eurozona. I principali indici continentali cedono oltre mezzo punto percentuale mentre a Piazza Affari il FTSE MIB arretra di oltre l’1,5% a causa della debolezza del settore bancario e delle vendite sulle utility che solitamente sono particolarmente sensibili all’andamento del mercato obbligazionario sovrano. Accelerano le vendite sui titoli di Stato dell’Eurozona che colpiscono i BTp italiani più degli altri. Lo spread tra BTp e Bund dopo un’apertura stabile in pochi minuti è schizzato a 185 punti base a un passo dal record degli ultimi anni segnato a novembre dello scorso anno. Il rendimento dei decennali italiani continua la sua corsa e si impenna al 2,34%, ai massimi da oltre due anni, novembre 2014. Sull’azionario, Unicredit viaggia in fondo al Ftse Mib a pochi giorni dall’avvio dell’aumento di capitale da 13 miliardi di euro, che potrebbe partire il prossimo 6 febbraio.
Fonte: Il Sole 24 Ore