Compagnie aree sotto accusa

Tra agevolazioni fiscali, IVA e esenzioni varie, le compagnie aeree ottengono benefici dalla Ue per circa 39 miliardi di euro, una somma che si avvicina molto ai drastici tagli di bilancio che ha dovuto recentemente fare la Spagna per ottemperare alle richieste della Commissione.

La somma miliardaria viene evidenziata dal rapporto condotto dalla società di consulenza Delf per conto del gruppo ambientalista T&E (Trasporti e Ambiente) che denuncia come grazie a leggi e regolamenti obsoleti le compagnie aeree continuino ad operare in condizioni di assoluto privilegio.

”Le compagnie aeree, ha detto il portavoce dell’associazione, sono come dei paradisi fiscali volanti ed eludono le tasse che ogni cittadino ed azienda europea sono obbligati a pagare. Con l’attuale situazione di bilancio, che vede molti Paesi in profonda crisi, ha continuato, la Commissione dovrebbe cogliere l’opportunità di usare queste risorse, sottratte alla comunità, per coprire i deficit di bilancio”.

Secondo lo studio, le Compagnie aree ogni anno risparmiano 32 miliardi di euro per l’esenzione della tassa sui carburanti mentre altri 7 miliardi sono risparmiati grazie all’esenzione IVA sui biglietti internazionali.

La questione delle agevolazioni fiscali alle Compagnie aeree sta salendo in questi giorni ai primi posti dell’agenda politica, e questo anche per i forti aumenti dei costi del carburante che colpiscono duramente i consumatori; potrebbe però delinearsi un riequilibrio nel prossimo futuro quando si aprirà la nuova tornata di colloqui per la definizione del prezzo dei certificati ETS, la tassa che le Compagnie europee pagano per il diritto di sorvolo e che è attualmente contestata da Stati Uniti, Cina, Giappone, India e Russia per nominare solo i più grandi.

 

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