Terme, centri benessere e centri bellezza, abbonamenti alla televisione a pagamento. Ma anche assegni periodici al coniuge, rette per gli asili nido e investimenti in fondi di investimento. Sono queste alcune delle voci di spesa presenti nella nuova versione del redditometro, il cui decreto è stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale. L’intento del redditometro, attuato poco più di due anni fa dopo una lunga gestazione, è quello di combattere l’evasione fiscale tramite controlli incrociati tra il reddito e le spese effettuate, al fine di scoprire eventuali discrepanze tra l’effettivo tenore di vita ed il reddito dichiarato.
Fonte: MSN Money