Il ministro francese del Bilancio Bernard Cazeneuve ha escluso categoricamente l’idea di rivedere il Cice (Crédit d’Impôt pour la Compétitivité et l’Emploi) la misura cioè di credito d’imposta per la competitività e l’occupazione , nel quadro della legge finanziaria 2014.
Il ministro si è rifiutato di cedere alle pressioni del suo stesso partito, ma a titolo di compromesso si è impegnato a rivedere l’efficacia e di studiare il suo impatto il prossimo anno.
La componente di sinistra del Partito Socialista del presidente Hollande, “Maintenant la gauche”, ha invece sottolineato la necessità che il governo modifichi rapidamente il meccanismo CICE , al fine di evitare che della misura possano giovarsi aziende francesi non soggette alla concorrenza internazionale.
Il governo potrebbe così rinunciare al piano di aumento dell’Iva dal 1° gennaio 2014, ha insistito il gruppo del PS che ha voluto anche far notare come dei 20 miliardi di euro di sgravi fiscali previsti dal Cice potranno continuare a beneficiare imprese che non sono a rischio delocalizzazione in quanto non soggette alla concorrenza sui mercati mondiali.
L’intento è di scongiurare l’aumento dell’Iva ordinaria dal 19,6% attuale al 20% ma anche quello dell’aliquota ridotta dal 7% al 10% che porterebbe un aggravio della pressione fiscale sulle famiglie, soprattutto di quelle meno abbienti, per un valore stimato di 8,1 miliardi.
Una misura che si rivelerebbe nefasta sui consumi delle famiglie. Tuttavia il gruppo ha accolto con favore l’intenzione di ridurre dal 5,5 per cento al 5 per cento l’aliquota minima dell’IVA a partire dal 1 ° gennaio 2014.