Marocco, parte la riforma fiscale

azamiIl ministro marocchino del Bilancio Driss El Azami El Idrissi ha difeso il progetto di legge di stabilità del paese per il 2014, insistendo sul fatto che la nuova legislazione prevede piani di riforma fiscale in vista di una più efficace promozione della crescita e dell’occupazione e per aumentare l’attrattività e la competitività del Marocco.

In un’intervista a Le Matin, il ministro ha sottolineato che la tassazione costituisce il cuore della legge finanziaria del prossimo anno, che mira a migliorare i livelli di entrate dello Stato. Il governo ha quindi stabilito che nessuna nuova esenzione fiscale verrà concessa nel 2014 e si è impegnata ad abolire progressivamente le esenzioni esistenti, in base alla loro utilità economica.

La legge di bilancio prevede in particolare una ” tassazione progressiva ” nel settore agricolo dal prossimo anno, finora esonerato dalle imposte, pur mantenendo l’esenzione fiscale esclusivamente per le piccole e medie imprese agricole.

Dal 1 gennaio 2014, le aziende agricole che realizzano un fatturato pari o superiore 4,2 milioni di dollari saranno soggette a tassazione . Dal 1 gennaio 2016 in avanti la soglia sarà progressivamente abbassata fino a toccare una cifra di poco superiore ai 600 mila dollari di nel 2020.

Il progetto di bilancio per il prossimo anno prevede anche una riforma del sistema di valore aggiunto (IVA). La riforma ha lo scopo di ampliare la base di imposta nel corso dei prossimi due anni, abolendo le esenzioni che non sono più giustificate e riducendo le aliquote Iva a due:  10 e 20 per cento.

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