Quindici milioni di euro più quattro di Iva sottratti al fisco nel corso degli ultimi quattro anni. È quanto scoperto dalla guardia di finanza di Torino su una multinazionale asiatica con sede anche in Italia.
L’evasione sarebbe avvenuta col cosiddetto ‘transfer pricing’: la sede italiana del gruppo acquistava dalla propria controllante estera prodotti finiti (connettori, cavi, sensori e quadri elettrici) da commercializzare in Italia nel campo dell’ automotive a prezzi superiori a quelli normalmente praticati nel mercato di circa il 15%.
Un comportamento antieconomico per la società torinese, ma conveniente per la multinazionale estera, sua controllante, che ha consentito di trasferire profitti in Paesi definiti ”fiscalmente accoglienti” del Nord Africa e dell’Europa Orientale, dove la tassazione è più bassa.