Riscuotevano all’estero le pensioni di emigrati ormai deceduti. A scoprirli sono stati gli uomini della Guardia di Finanza di Torino insospettita dal fatto che emigrati da molti anni in Europa, in Sud America, in Australia o negli Stati Uniti, che si erano portati in dote la pensione maturata in Italia dopo una vita di lavoro, continuavano ad incassare regolarmente il vitalizio, pur essendo parecchio in là con gli anni.
L’avvio di una stretta collaborazione con i funzionari della locale Direzione Provinciale dell’Inps, ha svelato la truffa: 87 le persone anziane oramai scomparse da tempo il cui decesso, in alcuni casi anche a distanza di decenni, non era stato però segnalato all’Inps, consentendo ai parenti, per tempo delegati, di continuare a ritirare il vitalizio.
Le indagini hanno preso le mosse da un iniziale elenco di circa 400 nominativi, tutti soggetti in età avanzata. Sono stati quindi attivati i canali della cooperazione di polizia tramite l’Interpol, che ha chiesto alle autorità locali di andare a verificare, uno ad uno, l’esistenza in vita degli anziani interessati. In alcuni casi sono intervenuti anche gli Uffici diplomatici nei Paesi esteri.