Sì a convenzione con San Marino

L’Aula del Senato ha approvato la ratifica della ‘Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino’ per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali. La ratifica e’ diventata cosi’ definitiva.

Anche il M5S alla fine ha votato a favore della Ratifica della Convenzione con S.Marino dopo che il governo ha in parte recepito un suo ordine del giorno. ”Come Movimento Cinque Stelle – ha spiegato Luis Alberto Orellana in Aula – abbiamo proposto un odg avente l’obiettivo di impegnare il governo ad adottare le opportune iniziative volte a monitorare varie cosa tra cui il traffico di capitali tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino. 

Quali e quante sono le società costituite a San Marino che percepiscono utili o dividenti o canoni o interessi di origine italiana; quali e quante saranno le nuove società che si costituiranno a San Marino nell’arco di 36 mesi e che percepiranno utili o dividenti o canoni o interessi di origine italiana; quali e quante saranno le società costituite nella Repubblica di San Marino che percepiranno utili o dividenti o canoni o interessi di origine italiana che a loro volta siano partecipate o controllate da società di un altro Stato e, per quanto si e’ detto prima, gli eventuali accorpamenti e fusioni di pacchetti azionari al fine dell’elusione della tassazione nel Paese di origine stabilita dal Trattato”. Infine, i ”grillini” hanno chiesto anche che il governo relazioni su quest’azione di monitoraggio ogni anno in Parlamento. Se l’odg non fosse stato recepito, Orellana aveva annunciato voto contrario.

Ma il sottosegretario per gli Affari Esteri Giro ha accolto la proposta del M5S proponendone una riformulazione: ”Dopo le parole ‘impegna il Governo’, si dovrebbe inserire la seguente espressione: ‘A valutare l’opportunita’ di iniziative volte a monitorare, relazionando annualmente al Parlamento’. Il senatore Orellana ha detto si’ alla contro-proposta del governo e il via libera e’ arrivato anche dai 5 Stelle.

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