“Spesometro pro acquisti in nero”

Alcune misure di lotta all’evasione fiscale, come lo ‘spesometro’, con il quale vengono registrate tutte le operazioni verso i consumatori finali di importo pari o superiore a 3.600 euro, comportano alcuni ”rischi”, tra i quali ”effetti negativi sui consumi” o, ”peggio”, l’aumento della ”propensione ad effettuare acquisti di beni e servizi in nero”. Lo rileva la Corte dei Conti nell’ultimi rapporto sul coordinamento della finanza pubblica.

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