Quasi 60 miliardi di euro di tasse in più in cinque anni. Le entrate tributarie nel nostro Paese tra il 2013 e il 2017, correranno molto più del Pil e aumenteranno, complessivamente di 58,6 miliardi. Il gettito raggiungerà quota 472,3 miliardi alla fine di quest’anno e crescerà costantemente negli anni successivi fino a raggiungere i 530,8 miliardi del 2017.
Questi i dati principali di un’analisi del Centro studi di Unimpresa che ha preso in esame la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza approvata il 20 settembre scorso dal Cdm.
Nel quinquennio 2013-2017 le tasse pagate dai contribuenti in Italia arriverebbero a toccare i 2.508,1 miliardi di euro. Rispetto al 2012, inoltre, alla fine di quest’anno lo stato incasserà 149 milioni in più da imprese e famiglie che assicureranno un gettito di 472,3 miliardi di euro.
In termini percentuali si tratta di un incremento lieve, lo 0,03% in più ma che va nella direzione opposta rispetto all’andamento dell’economia, prevista in calo dell’1,7% secondo il Def approvato dal Governo. Una doppia velocità, annota ancora Unimpresa, che si registra costantemente anche nelle previsioni degli anni successivi. Il gettito tributario nel 2014 arriverà a 487,4 miliardi in aumento di 15,2 miliardi rispetto a quest’anno: tasse in crescita del 3,3%, mentre il Pil dovrebbe salire solo dell’1%.
Nel 2015 lo Stato incasserà 501,8 miliardi di euro con un incremento di 14,4 miliardi sull’anno precedente: in termini percentuali la crescita delle imposte è pari al 2,96% che va raffrontata con l’1,7% della crescita economica.
Nel 2016 la situazione resta sostanzialmente identica: grazie a un incremento di 13,7 miliardi sul 2015, il gettito tributario arriverà a 515,6 miliardi in aumento del 2,75% e col Pil in crescita dell’1,8%. Chiude il conto il 2017, quando le tasse versate da aziende e cittadini nelle casse dello Stato saranno pari a 530,8 miliardi in aumento di 15,1 miliardi sull’anno precedente: vale a dire +2,94% e Pil più lento all’1,9%.