Automotive: il superbollo ha fallito

AutomotiveDoveva portare nelle casse dello Stato 168 milioni di euro e invece è costato al Fisco 140 milioni. É il bilancio del “fallimento del superbollo” che le principali associazioni della filiera automotive tracciano in una lettera congiunta inviata al Ministero dell’Economia e delle Finanze, in cui chiedono di “abolire la dannosa e controproducente sovrattassa, nata nel 2011, che ha prodotto una serie di effetti perversi che stanno penalizzando l’Erario, il mercato dell’auto e il suo indotto”.

Anfia, Aniasa, Assilea, Federauto, Unasca e Unrae ricordano come la sovrattassa (che da gennaio 2012 grava per 20 euro al kW per vetture con potenza superiore ai 185 kW) ha determinato per le casse dello Stato una perdita complessiva, tra minori entrate fiscali e mancato introito, di circa 140 milioni di euro, così suddivisa: per lo Stato 93 milioni di gettito IVA e 13 milioni di superbollo; per le Regioni 19,8 milioni di mancato pagamento del bollo; per le Province 5,2 milioni di mancata IPT e circa 9 milioni di addizionale su RCA. A causare questo danno per l’Erario, una serie di fenomeni innescati dal provvedimento stesso.

In primis, segnalano, la riduzione delle nuove immatricolazioni di vetture con potenza eccedente i 185 kW: -35% nel 2012 contro il -19,8% del mercato auto nel suo complesso; ma anche la proliferazione, nel nord Italia, di ”falsi leasing” di autovetture con targa tedesca (o ceca) date in noleggio da soggetti commerciali e utilizzate da clienti italiani (con mancato versamento dell’IVA, del bollo, del superbollo, dell’IPT, delle multe, dell’addizionale provinciale sull’RCA, oltre all’impossibilità di porre sotto sequestro le automobili immatricolate all’estero, la possibilità di sfuggire al redditometro, le difficoltà di effettuare i controlli su strada e di individuare le responsabilità in caso di incidenti).

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