Evasione, in Francia si fa sul serio

hollande12Il ministero delle Finanze francese ha pubblicato un rapporto compilato dalla Delegazione nazionale responsabile per la lotta contro le frodi fiscali (Dnlf).

Nel 2012, le autorità fiscali francesi hanno effettuato oltre 1,5 milioni di controlli. Di questi, 52.337 erano verifiche fiscali esterne, per esempio accertamenti contabili e controlli fiscali individuali, raccogliendo un totale di 18,1 miliardi di euro, al netto di oneri e sanzioni, compresi gli interessi di mora.

Lo scorso anno, oltre 16 mila controlli fiscali  hanno riguardato “azioni repressive”, per le quali sono state applicate sanzioni amministrative per inosservanza della compliance fiscale, oltre a errori o omissioni semplici, che coinvolgono ingenti somme.

I casi più gravi di frode fiscale sono aumentati del l’1,5 per cento nel 2012 rispetto al 2011, pari al 31,4% del totale dei controlli esterni effettuati l’anno scorso. Questi casi hanno un valore di 6,14 miliardi, di cui 3,66  è stato raccolto in tasse e 2,46 in sanzioni. Nel 2012, 1.126 casi di sospetta evasione fiscale sono stati trasmessi al comitato di infrazione fiscale francese (Cif), di cui 987 hanno portato a verifiche.

L’anno scorso, la Francia ha più che raddoppiato il numero di richieste di informazioni bancarie presentate sulla base di accordi di scambio di informazioni fiscali (Tiea) conclusi con altri Stati. Il numero di richieste è passato da 300 nel 2011 a 750 a 2012.

Al 31 dicembre 2012 sono stato firmati 38 accordi Tiea di cui 35 erano già in vigore. Allo stesso tempo, la Francia ha rafforzato le sanzioni imposte per l’evasione fiscale. Le ammende massime per i conti bancari detenuti all’estero, e non dichiarati, ammontano a somme comprese fra 500 mila e il 1 milione di euro .

La Francia ha anche intensificato gli sforzi per combattere l’evasione dell’Iva, sostenuta da Eurofisc, l’organismo creato dalle nazioni dell’Unione Europea nel 2011.

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