Nessuna sanzione e nessun interesse per le rate scadute il 30 arile 2020

Il contribuente destinatario di una comunicazione di irregolarità emersa da controllo automatizzato, che ha saltato la rata in scadenza il 30 aprile 2020 secondo il piano di ammortamento concordato, può rimediare versando la somma dovuta entro il 16 settembre 2020, usufruendo della “remissione nei termini” prevista dall’articolo 144 del Dl “Rilancio”.
Infatti, successivamente alla presentazione dell’interpello (28 aprile 2020), in soccorso di situazioni a rischio è arrivato l’articolo 144 del decreto “Rilancio” (Dl n. 34/2020). La disposizione agevolativa prevede che sono da considerarsi nei termini i pagamenti, anche rateizzati, dei debiti fiscali emersi a seguito dei controlli automatizzati (articoli 36-bis del DPR n. 600/1973 e 54-bis del DPR n. 633/1972) e formali (articolo 36-ter del DPR n. 600/1973) o relativi alle comunicazioni degli esiti delle liquidazioni riguardanti i redditi a tassazione separata, in scadenza tra l’8 marzo e il 18 maggio 2020, versamenti che, sono considerati tempestivi se effettuati entro il prossimo 16 settembre.

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