A settembre cresce il consumo di carburanti auto (benzina +0,6% e gasolio +0,3%) ma continua a scendere il gettito erariale incassato, a causa della crisi economica ma, soprattutto, dell’eccesso di tassazione. E’ quanto emerge da un’elaborazione del Centro studi Promotor.
La quota della spesa alla pompa che va all’Erario è scesa infatti da 2,997 miliardi a 2,955 miliardi di euro con un calo di 42 milioni che, sommato al calo di gettito del periodo gennaio-agosto, porta la perdita già acquisita nel 2013 per le casse dello Stato a 900 milioni. ”Questi dati – precisa il Csp – confermano la previsione secondo cui nell’intero 2013 il minor introito per l’Erario sulle vendite al pubblico di benzina e gasolio supererà il miliardo di euro”.
Per avere un’idea dell’impatto che la componente fiscale ha sulla spesa per l’uso dell’auto basti pensare – si sottolinea – che per un’automobilista che utilizza un’auto media (segmento C) per 12.000 km all’anno la quota che va al Fisco della spesa per la benzina e’ di ben 890 euro. In particolare, a settembre il prezzo al consumo in Italia per la benzina ”e’ il più alto dell’Unione Europea – rileva il Csp – con uno scarto sulla media dell’area di ben 26 centesimi, dovuto per 23,2 centesimi alla componente fiscale, mentre per il gasolio lo scarto del prezzo alla pompa dalla media europea e di 24,5 centesimi, dovuto per 23,7 centesimi alla maggiore tassazione”.