Segreto bancario in costituzione?

Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale svizzera prende il via la raccolta delle firme per l’iniziativa popolare che punta a inserire nella Costituzione il segreto bancario per le persone residenti in Svizzera.

L’iniziativa – dal titolo “Si’ alla protezione della sfera privata” – vuole inserire nell’articolo 13 della Costituzione federale il principio che “senza il consenso della persona interessata” possono essere fornite “alle autorita’ informazioni concernenti le imposte dirette prelevate dai cantoni” soltanto nell’ambito di un procedimento penale ed esclusivamente in due casi: “se esistono sospetti fondati dell’intenzione di commettere una frode fiscale tramite documenti falsificati, alterati o materialmente falsi” e “se esistono sospetti fondati di evasione fiscale intenzionale e ripetuta, mirante a sottrarre somme ingenti”.

Inoltre, l’esistenza di sospetti deve essere decisa da un tribunale. Queste disposizioni varrebbero solamente per le persone residenti in Svizzera. La tutela del segreto bancario non riguarderebbe dunque gli svizzeri residenti fuori dai confini elvetici e neppure gli stranieri con conti in succursali estere di banche elvetiche.

Il comitato d’iniziativa – che comprende rappresentanti di UDC, PLR, PPD e Lega – avra’ tempo fino al 4 dicembre 2014 per raccogliere le 100 mila firme necessarie.Un sondaggio effettuato per conto dell’Associazione svizzera dei banchieri e pubblicato in marzo indica che il 72% degli Svizzeri e’ contrario ad attenuare il segreto bancario per i clienti residenti nella Confederazione.

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