I sindacati intensificano la pressione sul governo per la proroga delle scadenze: minacciano lo sciopero.

No proroga scadenzeSi inasprisce il confronto tra commercialisti e governo. Dopo il mancato rinvio della scadenza di luglio chiesto di commercialisti per il 30 settembre, è stato annunciato dal viceministro dell’Economia Antonio Misiani che “si può procedere ai versamenti fino al 20 di agosto con un leggerissimo sovrapprezzo”. I professionisti hanno risposto che se l’esecutivo non tornerà sui propri passi sono pronti allo sciopero, vale a dire il mancato invio dei dati fiscali.
La richiesta di proroga, spiegano le associazioni, “non è un capriccio dei commercialisti o delle imprese” ma una necessità di lavoratori che “sono sfiniti da un’infinità di adempimenti” soprattutto considerando il carico di lavoro a cui sono stati sottoposti gli studi in questo periodo. Dal 16 al 30 luglio sono circa 260, ricordano i professionisti. Considerando che il paese sta attraversando un “momento in cui l’economia del paese è allo stremo” il rinvio al 30 settembre che “avevamo chiesto ci sembrava un atto dovuto”.

Siti di riferimento: la repubblica – ansa

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