Nervosismo sui mercati europei, dopo le indiscrezioni circolate ieri dopo la chiusura su un’ipotesi di riduzione del graduale Quantitative easing da parte della Bce, peraltro smentita. Tanto è bastato per far scattare le vendite sull’obbligazionario e per pesare su Wall Street. Gli analisti comunque ritengono più probabile un prolungamento delle misure di Qe dopo la scadenza del marzo 2017, visto l’andamento dell’economia europea. Dopo la buona seduta della vigilia, sono tutte in rosso le Borse europee, inclusa Londra che, complice la sterlina debole mentre si delinea il percorso per la Brexit, ieri era salita sui massimi dall’aprile 2015. Balzo per i titoli del gruppo della grande distribuzione Tesco che è arrivato a guadagnare il 9% dopo i dati del primo semestre migliori delle attese che fanno ben sperare per tutto il comparto. Tra le Borse in calo, fa eccezione Piazza Affari con il FTSE MIB che dopo aver aperto in calo dell’1% è passato in territorio positivo, sostenuto dai titoli del comparto bancario. Guida i rialzi Ubi Banca, che ha posto molti paletti al possibile acquisto delle Godd banks, processo per cui i tempi si stanno allungando. Deboli i titoli energetici e il lusso.
Fonte: Il Sole 24 Ore